Il materiale PLA (acido polilattico) è uno tra i più conosciuti ed utilizzati per la stampa 3D. Si tratta di un materiale termoplastico duro di derivazione vegetale (prevalentemente amido di mais), quindi atossico, biodegradabile, biocompostabile e, pertanto, ecologico.
È molto apprezzato nell’ambito della stampa 3D perché estremamente semplice da stampare, con temperature di estrusione basse e tanta affidabilità. Non presenta difficoltà nella realizzazione additiva e non necessita di particolari accorgimenti, risultando il materiale preferito per realizzare oggetti d’impatto estetico, grazie anche alla moltitudine di colorazioni e finiture con cui si può presentare. Le finiture estetiche sono dovute ad arricchimenti del PLA, che in natura si presenta con un colore semi-trasparente.
Non presenta eccezionali qualità meccaniche o termiche, tralasciando comunque una buona durezza superficiale. Essendo un materiale di origine vegetale è facilmente deteriorabile. Gli oggetti realizzati con i filamenti PLA si ammorbidiscono a temperatura abbastanza basse, intorno ai 50-65°C, che ne compromettono la struttura e la forma. La prolungata esposizione in ambienti molto umidi ne accelera il processo di deperibilità. Tuttavia, per la semplicità di utilizzo è in assoluto il materiale più utilizzato nella stampa 3D.

I filamenti PETG (polietilene glicole acido tereftalico) sono anch’essi molto utilizzati per la stampa 3D.
Rispetto il PLA, presentano una maggiore flessibilità e superiori resistenze meccanica e termica. La semplicità di stampa di questo filamento, simile a quella del PLA, lo porta ad essere utilizzato proprio per la realizzazione di elementi un po’ più resistenti, essendo tra l’altro anche meno sensibile all’umidità. Viene spesso utilizzato per oggetti che devono essere a contatto con gli alimenti.
Sebbene non sia ricco di colori ed effetti estetici come il PLA, il filamento PETG ha comunque una ricca gamma cromatica, comprendendo anche effetti di trasparenza. Con questo materiale si possono realizzare oggetti che necessitino un connubio tra soddisfacenti proprietà termo-meccaniche e finitura curata.
Le temperature per l’estrusione del PETG sono più alte rispetto i materiali PLA, ma la semplicità di stampa è praticamente la stessa.

I filamenti ABS (acrilonitrile butadiene stirene) presentano una resistenza all’urto e una durabilità maggiore rispetto i PLA, sebbene siano meno duri. Le proprietà meccaniche e termiche sono dunque più valide, mentre il peso è notevolmente ridotto. La finitura è opaca, ma questo materiale si presta molto bene ad essere levigato dopo la stampa in maniera estremamente semplice e veloce.
Si tratta una tipologia di filamenti molto apprezzati per la realizzazione di elementi estetici (dopo la levigatura si può applicare con estrema facilità anche la verniciatura), ma risulta ancora più vantaggioso nella realizzazione di prototipi particolari dove le caratteristiche termo-meccaniche sono richieste insieme ad una finitura curata.
Rispetto i filamenti PLA e PETG, questo materiale necessità di una camera riscaldata per la stampa (comunque semplice) e di alcuni accorgimenti per una realizzazione affidabile.

I filamenti Fibre Vegetali sono molto particolari, trattandosi di miscele con una componente di PLA al 60% e il rimanente 40% è una componente legnosa finemente macinata. Il polimero termoplastico permette la fluidità delle particelle o delle fibre di legno durante la stampa. Sebbene siano molto semplici utilizzare nella stampa 3D, i filamenti Legno richiedono solitamente un ugello con diametro di estrusione almeno di 0.40mm per scongiurare occlusioni dovute alle fibre della componente legnosa.
L’impatto estetico degli oggetti realizzati con questi filamenti è eccezionale,

La categoria dei filamenti architettonici comprende una serie di materiali che simulano quelli da costruzione, come marmo e pietra. Sono molto utilizzati per realizzare componenti d’arredo, ambienti in scala o particolari architettonici.
Le percezioni visiva e tattile degli oggetti stampati con questi filamenti risultano particolari e molto gradevoli.
Gli oggetti realizzati con tutti i filamenti architettonici possono essere carteggiati per una sensazione tattile ancora più pregevole.

I filamenti flessibili sono una particolare categoria di materiali di varia composizione per ogni esigenza.
La flessibilità varia per ogni filamento, così come la durezza e alcune delle proprietà meccaniche. In generale serve una velocità di stampa molto lenta e temperature di estrusione da 190°C a 235°C.

La categoria dei filamenti tecnici comprende una serie di materiali dalle particolari proprietà meccaniche, chimiche o termiche che ne determinano l’utilizzo per particolari creazioni. Questi materiali possono essere impiegati in settori tecnici e industriali, in particolar modo per realizzazioni di prototipi dalle specifiche ben definite.
Questi filamenti sono per lo più presentati in poche colorazioni (con le dovute eccezioni) affinché gli additivi coloranti non pregiudichino le loro qualità funzionali a vantaggio di finiture estetiche superflue.

La categoria dei filamenti speciali comprende alcuni materiali con caratteristiche particolari. Vengono utilizzati spesso nelle stampe in cui si desideri avere la tranquillità di stampa, ma soprattutto in processi multi-materiale per creare supporti nelle zone che li necessitano per poi staccarli facilmente al termine del lavoro.